IL CAMMINO DI SANTIAGO E LA SARDEGNA 2


IL CAMMINO DI SANTIAGO E LA SARDEGNA
 
1° miti e leggende
Di san Giacomo non sappiamo quasi nulla e non ha scritto nulla.



Addirittura se ne citano ben cinque, ridotti poi a tre: il maggiore (soprannome medievale), fratello di Giovanni (quello dell’Apocalisse, che invece ha scritto molto), i due Boanerges figli di Zebedeo, il padrone di pesca; il minore (il piccolo) o di Alfeo, fratello o cugino di Gesù (secondo le varie versioni evangeliche), che prese la direzione della chiesa di Gerusalemme per stabilire l’ortodossia della dottrina e della pratica cristiana, ed a cui Paolo si presentò per essere ammesso; Giacomo, fratello di Juda che scrisse l’epistola omonima; Giacomo, padre di Juda apostolo menzionato negli atti degli apostoli; ed altri ancora che non saranno tenuti in conto nell’ortodossia successiva. Di sicuro i due Boanerges sono una specie di guardia ravvicinata di Gesù ed assistono ai fatti salienti della vita di Gesù, compresa l’agonia. Luca racconta che possono comandare il fuoco e che minacciano di usare questa facoltà contro gli avversari. Giacomo sarà il primo martire apostolo sotto Erode nel 44dC.
Nel XIII secolo Jacopo da Voragine (Varazze) regola a suo modo tutti i problemi, stabilendo legami di sangue tra tutti quanti, attribuendo tre mariti ad Anna: a) Joachim, con cui ebbe come figlia la vergine Maria; b) rimasta vedova, sposò Cleofa (fratello di Giuseppe), con cui ebbe un’altra Maria che sposò Alfeo e che ebbe quattro figli: Giacomo il piccolo, Giuseppe il giusto, Simone e Juda;  c) infine con Salomè ebbe un’altra figlia, anch’essa Maria (Salomè), che sposò Zebedeo, padre dei due Boanerges. Questa santa parentela regola molti problemi: i due Giacomo e Gesù sono cugini germani; Juda è il fratello di Giacomo il piccolo; Anna è la moglie di Cleofa e non sua suocera. La Vergine Maria ha dunque sposato Giuseppe, fratello di Cleofa, marito di sua madre Anna e tutto si sistema.
 
2° la presenza di Santiago in terra sarda
Il viaggio di andata e ritorno dell’apostolo dalla Palestina per evangelizzare le terre iberiche.

La pubblicazione nel 1584 da parte di Cesare Baronio, allora confessore del papa Clemente VIII e futuro cardinale, del Martyrologium romanum mette in dubbio la venuta dell’Apostolo nella penisola iberica nell’anno 36dC. Dubbi confermati quattro anni più tardi negli Annales Ecclesiastici. Si sviluppò così un’accesa disputa nella quale intervennero diversi teologi e religiosi spagnoli a difesa della tradizione giacobea compostellana: uno di questi fu Diego del Castillo, priore e canonico della chiesa di Palencia, che pubblicò nel 1608 “Defensa de la venida, y predicacion evangelica, de Santiago en España”. Questo volume ebbe un’eco anche in Sardegna in quanto a p. 82 riferisce, tra i testi a favore della venuta di San Giacomo in Spagna, di un breviario armeno del 1054, compilato su ordine del Patriarca di Gerusalemme. Il passo riguardante la questione, tradotto in castigliano da Pedro Pacheco, vescovo dell’Armenia: “Il glorioso Apostolo San Giacomo partì dal porto di Giaffa e venne all’isola di Sardegna; e da lì in Spagna…”
Nella lunga diatriba tra le sedi arcidiocesane di Cagliari e Sassari per il primato in Sardegna tra le chiese locali, diatriba che a sua volta nasceva dalla rivalità tra le due città e che anzi ne alimentava lo sviluppo, il Bonfant afferma che, data per dimostrata la presenza di San Giacomo in Spagna (ed infatti egli riprende alcune argomentazioni tratte da fonti letterarie a favore di tale tesi), risulta di conseguenza anche il suo passaggio in Sardegna, per via del tragitto via mare, allora usuale nel viaggio da oriente verso la penisola iberica. L’Apostolo però non si limitò, secondo il giurista cagliaritano, ad una breve sosta tecnica, ma sbarcò e si trattenne a Cagliari, dove fece opera di proselitismo. Marta GALIÑANES GALLÉN, a cura di Francesco MANCONI, Cagliari, Centro di studi filologici sardi-CUEC, 2004, p. XXI.
Sebbene le testimonianze storiche di un passaggio dell’Apostolo Giacomo il Maggiore in Sardegna siano quindi poche e riconducibili principalmente al passaggio citato del Breviario Armeno ed ai documenti di sant’Antioco del 1466, il culto dell’Apostolo è ampiamente diffuso. Molti passi alpini e moltissime chiese campestri in Italia sono dedicate a san Giacomo il Maggiore, protettore da tuoni e fulmini, particolarmente mortiferi in montagna e nelle campagne.
In Sardegna, su 40 chiese o ruderi di chiese di san Giacomo, ben 37 sono campestri o in piccoli abitati e solo tre in città (Cagliari, Orosei, Sassari) e sedi di Confraternite della Buona Morte ancora oggi.

San Giacomo ha le sue radici nella cultura popolare come protettore dai fulmini. In effetti, era diffusa la credenza che fossero gli zoccoli del suo cavallo bianco a produrre tuoni e fulmini e lo stesso santo era chiamato Boanerges, figlio del tuono, per la sua irruenza e disponibilità a produrre tuoni e fulmini, come dimostra l’invocazione popolare sarda:
« Santa Barbara e Santu Jacu, bosu portais is crais de lampu ; bosu portais is crais de celu ; non tocheisi fillu allenu ne in bidda ne in su sartu; Santa Barbara e Santu Jacu.
(Santa Barbara e San Giacomo, voi che avete le chiavi del fulmine; voi che avete le chiavi del cielo, non toccate i figli altrui né in paese né in campagna; Santa Barbara e San Giacomo)”.
Ma santu Jacu era anche protettore della buona morte, accompagnando le anime dei defunti al cielo lungo la Via Lattea, dopo l’estrema unzione con l’olio detto di san Giacomo, come testimoniano le confraternite jacobee tuttora esistenti a Cagliari e Sassari.
Invece, la figura del caballero Santiago Matamoros è presente solo a Mandas nel bassorilievo marmoreo dell’altare maggiore, voluto dal Duca spagnolo che regnava in quel momento su quasi un terzo della Sardegna, e nei registri dei nobili sardi cavalieri di Santiago della croce spada, come Aymerich nel XVI secolo.
Abbiamo qualche testimonianza di pellegrinaggio a Santiago di Compostella dalla Sardegna come il documento presso l’Archivio della Corona d’Aragona, del transito a Barcellona di sei pellegrini sardi diretti a Compostela negli anni 1378-1385 ed il pellegrinaggio biennale del Vescovo di Cagliari con il fratello, sempre via mare, ma verso Siviglia.
 
3° il territorio e l’ipotesi di un itinerario
Il progetto per realizzare il Cammino di Santiago in Sardegna ha visto la luce alla fine del 2009, grazie all’impegno di un gruppo di persone che avevano già percorso i Cammini in Spagna. La nostra idea si collegò ad alcuni Comuni, il cui patrono è San Giacomo Maggiore (Santu Jacu in sardo), che si erano riuniti in accordo di programma per dare maggior rilievo al loro patrimonio storico-artistico e culturale.
Abbiamo cominciato con lo studio di storia, preistoria e protostoria, usi e costumi, tradizioni, particolarismi e fattori unificanti, vie di transumanza e di pellegrinaggio, bellezze naturali, orografia e sentieri esistenti, ex ferrovie dismesse e tracciati antichi, parchi naturali, zone archeologiche e cose da vedere e da vivere, patrimonio materiale ed immateriale, e le possibilità di alloggio e di vitto. Il tutto per unire con un percorso coerente, il più possibile vario e percorribile zaino in spalla, il cammino di santu Jacu con partenza-arrivo a Sant’Antioco e Carloforte (CI), Cagliari, Orosei-Olbia (Nuoro), Oristano e Sassari-Porto Torres (SS), comprese alcune varianti locali, e riuscendo a collegare la maggioranza delle chiese di San Giacomo il maggiore esistenti in Sardegna più i resti di altre in rovina.

4° Il Cammino di Santu Jacu-Santiago in Sardegna
 
Al Festival letterario D.H. Lawrence di dicembre 2010 a Mandas, il cammino di santu Jacu venne presentato al pubblico alla presenza di autorità e giornalisti.



Nel mese di ottobre 2012 abbiamo finalizzato la prima segnatura del tracciato del cammino con frecce gialle e conchiglie stilizzate e adesivi jacobei nei centri urbani.
La Regione Autonoma della Sardegna, dopo la presentazione ufficiale al Forum del Turismo culturale e religioso di Galtellì di novembre 2012, lo ha dichiarato cammino regionale, inserendolo come base portante della rete degli itinerari turistici, culturali e religiosi dell’isola (11/12/2012). Oggi, il nostro Cammino include quasi tutti i comuni con chiese o rovine di Santu Jacu, ma anche siti preistorici e archeologici, bellezze naturali, foreste e parchi naturali, aree vulcaniche, alcune zone minerarie, le basiliche del romanico pisano, le città più importanti e i caratteristici borghi sperduti nel cuore della Sardegna, unendo in un percorso unico mari e monti, città e campagne, benessere e povertà, lingue, dialetti, usi e costumi diversi che coesistono su quest’isola che è “quasi un continente”. Si tratta di un itinerario percorribile a piedi, in bici e a cavallo, che continua ad essere verificato nel tempo e migliorato, modificando le tappe più impervie, e che riguarda più di 100 comuni in zone diverse dell’isola, con tutto quello che ciò comporta.

RETE DEI CAMMINI DI SANTU JACU IN SARDEGNA (1371km)
ASSE CENTRALE: da Cagliari a Porto Torres e viceversa: 460 km
da Cagliari a Settimo san Pietro: 18 km
da Settimo a Dolianova: 12km
da Dolianova a Sant’Andrea Frius: 15 km
da sant’Andrea Frius a Silius: 18,2 km
da Silius a Goni: 16,5 km
da Goni a Mandas: 23 km
da Mandas a Isili: 16 km diretto
da Isili a Laconi: 18 km
da Laconi a Meana: 21,2 km
da Meana a Belvì: 18 km
da Belvì a Sorgono: 20,4 km
da Sorgono a Nughedu santa Vittoria: 28,4 km
da Nughedu a Sedilo: 21,7 km
da Sedilo a Noragugume: 10,8 km
da Noragugume a Bolotana: 17 km
da Bolotana a Bonorva (per Frida): 29,4 km
da Bolotana a Bonorva (per Badde Salighes): 36,6 km
da Bonorva a Borutta: 20,4 km
da Borutta a Ittireddu: 19,9 km
(- da Ittireddu a Ozieri: 20,3 km)
(- da Ozieri a Chilivani (ex ferrovia): 10,9 km)
da Ittireddu a Chilivani: 16,2 km
da Chilivani a Ploaghe: 22,2 km
da Ploaghe a Codrongianos: 12 km
da Codrongianos a Sassari: 20,6 km
da Sassari a Sorso: 14,6 km
da Sorso a Porto Torres: 26 km
LA VARIANTE DEL SINIS 141,8 km
da Bolotana a Macomer: km 22,3
da Macomer a san Leonardo siete Fuentes: 22 km
da San Leonardo a santa Caterina Pittinuri: 30 km
da santa Caterina a Putzu Idu: 17,2 km
da Putzu Idu a san Giovanni Sinis: 22,1 km
da san Giovanni Sinis a Cabras: 14 km
da Cabras a Oristano: 14,2 km
IL SULCIS E LE ISOLE km 169 + 128 nelle due isole
da Cagliari stazioni a bivio santa Lucia: 17km
da santa Lucia a Capoterra centro: 5 km
da Capoterra centro a Pula centro: 26,2 km
da Pula, con deviazione a Nora, a Chia: 29 km
da Chia a Teulada: 24 km
da Teulada a Santadi: 26 km
da Santadi a Perdaxius passando per su Montessu: 16,3 km
da Perdaxius a Sant’Antioco centro: 25 km
Cammino di sant’Antioco: 68 km
Cammino Tabarchino nell’isola di san Pietro: 60 km
IL CAMMINO DEL NORD:
da Olbia a Porto Torres 255 km, cioè 176 km + 79 km (in comune con Asse Centrale Ploaghe-Porto Torres)
da Olbia a santu Jacu di sant’Antonio di Gallura: 18,3 km
da Santu Jacu a Arzachena: 15,7 km
da Arzachena a Bassacutena: 18,9 km
da Bassacutena a Luogosanto: 12,2 km
da Luogosanto a Aggius: 30,7 km
da Aggius a Tempio Pausania: 6 km
da Tempio Pausania a Bortigiadas: 11 km
da Bortigiadas a santa Maria Coghinas: 20,5 km
da santa Maria Coghinas a Perfugas: 18,3 km
da Perfugas a Chiaramonti: 15,8 km
da Chiaramonti a Ploaghe: 16,6 km
da Olbia a Orosei 134 km
da Olbia a Azzanì: 20 km
da Azzanì a Padru centro: 9,4 km
da Padru a Pedrabianca variante monti: 24,1 km
da Pedrabianca a Torpé: 20,2 km
da Torpé a Posada: 8,4 km
da Posada a Siniscola centro: 9 km
da Siniscola a Orosei via santu Jacu vezzu: 42,9 km
da Ozieri a Orosei 270 km, cioè 162 km + 108 km (in comune con l’Asse Centrale Porto Torres- Ozieri)
da Orosei a Dorgali: 20,5 km
da Dorgali a Oliena: 33,4 km
da Oliena a Nuoro: 16,2 km
da Nuoro a Orune: 22,6
da Orune a Benetutti: 27,1 km
da Benetutti a Bultei via le terme: 14,9 km
da Bultei a Fiorentini e Ozieri: 28,2 km
NB: il cammino è bidirezionale, quindi ogni punto di arrivo può essere punto di partenza. I punti di partenza e di arrivo sono in linea di massima: Olbia, Porto Torres, Cagliari, Sant’Antioco.

Il cammino é un sogno, ma per essere trasformato da utopia in realtà ci vogliono anche le finanze, oltre alle energie dei nostri amici e sostenitori…
 
5° l’ufficializzazione- I congressi e riunioni, locali ed internazionali
Il riconoscimento come associazione jacobea e come cammino di Santiago

Il tutto fa parte di una realtà più ampia con il riconoscimento come Cammino di Santiago in Europa, la stretta collaborazione con le associazioni jacobee nel mondo, la Xunta di Galizia, il Xacobeo, l’Arcivescovato compostellano, i Convegni di studio jacobei ed i Congressi annuali mondiali, oltre la Federazione delle Associazioni di Amici del Cammino spagnola e francese ed i vari Enti locali e nazionali del mondo jacobeo.
Nel momento in cui prendono sempre più spazio i concetti di mobilità dolce, di turismo sostenibile, di ritorno alla natura, il cammino di santu Jacu, anche se talvolta è duro perché la terra sarda è rugosa, si impone come elemento unificante per far conoscere questa cultura e questa parte dell’Europa.
La proverbiale ospitalità sarda fa il resto, aspetto fondamentale per superare una certa visione del “turista estivo da spennare”. 
Il nostro lavoro volontario di amici del cammino è riuscito, senza nessuna forma di finanziamento pubblico, ad arrivare a questo risultato. Il lavoro volontario continua e prevede una guida multilingue, il sito web di riferimento (www.camminando.eu), la posa di una segnaletica fissa verticale (formelle di gres porcellanato), l’apertura di ulteriori accoglienze pellegrine, una presenza continua per permettere a chi vuole mettersi in cammino di farlo senza grossi problemi di percorrenza.
Il compito più lungo è quello di divulgare ai più questo cammino, partecipando alle iniziative jacobee nel mondo, da Valencia 2012 alla Polonia di settembre 2013, Burgos del 2014, ed il grande evento del Congresso di fondazione della FICS (fratellanza internazionale dei cammini di Santiago), oltre al 1° Congresso mondiale di giugno 2015 organizzato dalla Giunta di Galizia e dal Xacobeo; i vari convegni nazionali ed europei, come Barcellona, Firenze, Villafranca del Bierzo, Velletri e Troia; rispondere alle decine di mail di richiesta di informazioni; aiutare lo sviluppo della percorrenza; correggere i nostri errori.
È un lavoro lungo e impegnativo, che sta dando i frutti sperati. Già adesso, il Cammino di Santu Jacu lascia il segno!
 
6° Informazioni utili
 
Credenziale
Per percorrere il Cammino ed essere riconosciuti come pellegrini, occorre munirsi della Credenziale. Per richiederla, è sufficiente contattare l’Associazione Amici del Cammino di Santu Jacu via mail: amicisantujacu@gmail.com oppure presso i nostri referenti a Cagliari, Porto Torres, Sorso, Olbia, Sorgono, Mandas, sant’Antioco, Tempio Pausania, Orosei.

Alloggi
L’accoglienza è garantita tramite varie formule, che possono soddisfare le diverse necessità di chi cammina. Accanto all’accoglienza “povera” presso parrocchie, strutture comunali e privati, esistono accordi con strutture alberghiere e B&B. Un elenco completo degli alloggi disponibili può essere consultato e liberamente scaricato dal nostro sito web www.camminando.eu
Segnaletica
I simboli utilizzati per la segnaletica del Cammino sono le classiche conchiglie e frecce gialle giacobee, dipinte a mano con vernice, o gli appositi adesivi nei centri urbani.


Cartografia – Tracce GPS
Tutte le informazioni e la cartografia necessaria sono disponibili sul sito web dell’Associazione Amici del Cammino di Santu Jacu: www.camminando.eu
Le tracce GPS sono liberamente scaricabili dal sito
web e sono reperibili gratuitamente anche in Wikiloc www.wikiloc.com
sotto la voce CSJ amicisantujacu
Testimonium
Anche in Sardegna, come altrove, servivano strumenti semplici come il Testimonium per poter contabilizzare le presenze, conoscere chi viene a percorrerlo e dare un attestato che sia un ricordo ed una testimonianza dell’avvenuto cammino.
Per ora vengono rilasciati come attestato di passaggio nei comuni di Mandas (Testimonium Mandarensis), Cagliari, Porto Torres, Orosei, Tempio Pausania, Sorgono (Testimonium Sancti Jacobi) e sant’Antioco (testimonium sancti Antiochi).
 
 

Le nostre magliette

*Il nostro sito web: www.camminando.eu con i testi dei descrittivi in PDF scaricabili gratuitamente
*I video e gli album foto
*La mail di riferimento: amicisantujacu@gmail.com 
*su Facebook (aggiornata in tempo reale):
gruppo: amici del cammino di santu Jacu 
pagina: il cammino di santu Jacu- Santiago in Sardegna,
 
Per gli amici del cammino di santu Jacu, Flavio Vandoni e Sara Zanni
   sede: via Cagliari 90 –      09040 Mandas (Ca) tel 3331032822

2 commenti su “IL CAMMINO DI SANTIAGO E LA SARDEGNA

  • Sergio Ariu

    Buonasera,sto pensando di fare il cammino.
    Dove posso trovare informazioni più dettagliate sulle tappe e dove pernottare lungo il tracciato?vi ringrazio per la cortesia

    • Flavio Vandoni L'autore dell'articolo

      ciao, clicca su menù e si apre la pagina completa sulla rete dei cammini di santu Jacu-Santiago in Sardegna e cerchi quello che ti serve. I PDF dei vari percorsi sono scaricabili liberamente e contengono tutto quello che puo’ servire. Su facebook il nostro gruppo “amici del cammino di santu Jacu” puo’ servirti come appoggio. Buon cammino! flavio vandoni

I commenti sono chiusi.