Pellegrini celebri nei secoli 1


IX-X secolo

  • Alfonso II il casto: Primo pellegrino a venire ad onorare la tomba dell’apostolo Giacomo. Era re delle Asturie. Avvertito della scoperta dal vescovo Teodomiro, si rende immediatamente sul posto con tutta la sua

    Alfonso II il Casto nel Libro de Retratos de los Reyes del Alcázar de Segovia

    corte, come afferma lui stesso in un documento datato 834 d.C. Sopra il sepolcro di marmo, fa’ edificare un piccolo santuario “di pietra e di argilla” .(9)

  • Godescalco: Vescovo del Puy en Velay, é il primo personaggio celebre ed il primo pellegrino francese, di cui il viaggio a Compostella nel 951 sia attestato da un manoscritto del X secolo. (1)(3)(4)(5)(8)(9)(10)(11)
  • Fernan Gonzales: Fondatore della Castiglia, questo conte fece il pellegrinaggio nel 956 in compagnia di don Damiano, il primo abate del monastero di San Pedro de Cardeña de Burgos. (3)(8)
  • Caesarius: abate del monastero catalano di Santa Cecila di Montserrat, si mette in cammino per Compostella verso 959.(9)
  • Raymond II : conte di Rouergue e marchese di Gothia é assassinato dai saraceni nel 961 nel nord della Spagna sulla strada di Santiago.(9)(11)
  • Simeone d’Armenia: eremita, si rende a Compostella nel 983. (5)(8)

XI secolo

  • Roger I de Mosny: cavaliere normanno, effettua il pellegrinaggio nel 1034. (3)(8)
  • Guglielmo il conquistatore: Si rende sulla tomba di san Giacomo nel 1063, tre anni prima della battaglia di Hastings.(3)
  • Hugues de Chalon: giovane vassallo dei conti di Borgogna, é morto nel 1078 partendo per visitare la tomba di Santiago.(1)

XII secolo

  • Guido di Borgogna (papa Callisto II): Prendendo alla lettera le parole del Codex Calixtinus (di cui per lungo tempo gli fu accordata la paternità), la leggenda racconta di un suo pellegrinaggio a Compostella nell’adolescenza per raccogliere i miracoli di san Giacomo. Eletto arcivescovo di Vienna nel 1108, si reco’ lo stesso anno a Santiago in occasione della morte di suo fratello Raimondo, padre del futuro Alfonso VII. Eletto papa nel 1119 a Cluny, trasformo’ nel febbraio 1120 il vescovato di Compostella in arcivescovato. Fu l’unico papa espresso dalla allora potente organizzazione monastica cluniacense. (1)
  • Roberto Frances: Cognato di Callisto II, ando’ a Compostella nel 1119.(8)
  • Petronilla : Appare su un cartolario di una abbazia della zona di Tours come la prima donna pellegrina. Vi si dice che lei, moglie di un certo Pierre, desiderando andare a Santiago, rinuncio’ ai suoi possedimenti per farne dono all’abbazia di Noyers nel 1120. (10)(11)
  • Mathilda: Figlia del re d’Inghilterra, Enrico I, e vedova dell’imperatore tedesco, Enrico V, ando’ a Compostella nel 1125. (3)(8)(9)
  • Hugues II (detto di Borel): Conte di Borgogna, visse a Compostella nella cerchia del vescovo Diego Gelmirez. Fece anche un altro viaggio verso 1130.(1)
  • Pons de l’Héras: E’ certo che un signore, Pons de l’Héras, prese nel 1132 il bastone da pellegrino per espiare la sua vita passata tra saccheggi e bagordi. Dei frammenti ritrovati di una cronaca raccontano questo pellegrinaggio espiatorio. L’autore sarebbe Arnaud du Pont, amico e confidente dell’Héras. (11)
  • San Giacomo nel Codex Calixtinus, folio 4 r.

    Aimeric Picaud: A lungo ritenuto l’autore della “guida del pellegrino”, ne avrebbe in realtà redatto solo i 22 miracoli verso 1135 (che poi furono attribuiti a papa Callisto II e ripresi nel Codex Calixtinus). Questo supposto canonico agostiniano del priorato di Parthenay-le Vieux, dipendenza di Vézelay, é l’autore presunto di un canto di pellegrini che finisce con “ultreia esus eia”. (1)(4)(9)(10)(11)

  • Guglielmo X: Duca d’Aquitania, padre di Eleonora, mori’ il venerdi’ santo, 9 aprile 1137, a 38 anni, folgorato davanti all’altare della cattedrale di Santiago al termine del suo pellegrinaggio a Compostella.(1)(3)(9)(10)(11)
  • Alfonso VIII: Ando’ a pregare a Compostella nel 1138 dopo aver fatto la pace con il Portogallo. (8)(9)
  • Alfonso Jourdain: Figlio di Raimondo IV di Saint-Gilles, conte di Toulouse, e nipote di Alfonso VI, va a Compostella nel 1140. (9)
  • Luigi VII: Risposatosi con Costanza, figlia del re di Castiglia, Alfonso VII, é il solo re di Francia ad aver compiuto il pellegrinaggio di Compostella (tra ottobre 1154 e gennaio 1155). (1)(3)(7) (8)(9)(10)(11)
  • Gilbert di Montgomery: Nel 1170, mentre si preparava a partire come pellegrino a Santiago, ebbe una visione nella notte precedente alla partenza che gli imponeva di passare prima dall’abbazia di Saint-Père di Chartres, cosa che fece, sia all’andata che al ritorno, un anno più tardi. (6)
  • Guglielmo: Arcivescovo di Reims, ando’ a Compostella nel 1192. (9)
  • San Domenico: Si sarebbe recato a Santiago alla fine del XII secolo. (9)
  • Santa Bona di Pisa: Nata a Pisa verso 1156, decise di consacrare la sua vita ad accompagnare i pellegrini verso Compostella per aiutarli a superare i pericoli incontrati sulla strada. Portando una catena di ferro come cintura e spesso scortata da San Giacomo in persona (dicono i suoi biografi), avrebbe compiuto nove pellegrinaggi. Sarà la santa patrona delle guide e delle hostess di volo. (9)(11)
  • Facio di Cremona: Alla stessa epoca, sarebbe andato 18 volte a Roma ed altrettante a Compostella.(9)

XIII secolo

  • Alfonso IX: Re di Leon, assiste alla consacrazione della cattedrale di Santiago nel 1211.(9)
  • San Francesco d’Assisi: Secondo alcuni biografi molto controversi, sarebbe andato a Santiago nel 1213. Ma frate Francesco fu davvero pellegrino alla tomba di san Giacomo apostolo? Se prendiamo in mano le Fonti

    Il monumento che celebra San Francesco pellegrino a Santiago sul Monte do Gozo

    Francescane, prezioso volume che raccoglie gli scritti di Francesco d’Assisi, le prime biografie su di lui, cronache e altre testimonianze del primo secolo francescano, troviamo solo qualche vago accenno. Intanto, secondo la ricostruzione storica, il viaggio sarebbe avvenuto tra il 1212 e il 1215, ossia ai primissimi anni della fraternitas francescana, quand’essa non è che un minuscolo e vivace gruppo di uomini che si muove in libertà al passo del Vangelo. Secondo il primo biografo del Santo, fra Tommaso da Celano, Francesco nei primi anni succeduti alla sua conversione, desideroso di martirio, tenta invano di raggiungere la Siria (1211?), quindi il Marocco attraverso la Spagna (fra il 1213 e il 1215), ma non ci riesce: questa é la cronologia riportata dalle Fonti Francescane (p. 15). Comunque, se non lo stesso san Francesco, i primi suoi compagni arrivarono assai presto ad limina sancti Jacobi. «Allora frate Bernardo con frate Egidio si incamminò verso il santuario di San Giacomo; san Francesco invece con un altro compagno scelse un’altra località; gli altri quattro, a due a due, si incamminarono verso le altre direzioni» (VbF 30: FF 368). Vien da dire che da subito, quando ancora erano meno di dodici, prima ancora di recarsi a Roma da papa Innocenzo III per l’approvazione del loro propositum vitae (1209), Santiago era nel cuore di Francesco e dei suoi frati. (fra Giovanni Voltan OfmConv – Bollettino dell’Associazione “Amici di Santiago sulle antiche vie dello Spirito” ; Via San Giacomo 17- 35043 Monselice- Padova).

  • Jehan de Brienne: questo templario, re di Gerusalemme, prese il bastone da pellegrino a Tours il 3 marzo 1224. Ma non arrivo’ fino a Santiago perché si sposo’ a Burgos con doña Berenguela, figlia del re Alfonso IX. (3)(6)(8)
  • Sancho II: re del Portogallo che si reco’ a Compostella nel 1244.(9)

XIV secolo

  • Geoffroy Cocatrix: Verso 1321, Geoffroy Cocatrix, grande borghese di Parigi, offre alla cattedrale di Compostella un reliquario contenente un dente di san Giacomo. Si suppone che questo membro della confraternita jacobea parigina fece parte del pellegrinaggio di Carlo di Valois. Questa reliquia é ancora conservata nel Tesoro della cattedrale. (11)
  • Santa Isabella del Portogallo: Nipote di Federico II, fece il viaggio a piedi tra il Pico Sacro e la basilica di Compostella nel 1325. (3)(8)
  • Santa Brigitta di Svezia : Avendo sentito la necessità di convertirsi ad una vita totalmente spirituale, parte per Santiago nel 1341 con suo marito, Wolfgang di Nericia, avendo fatto voto di castità. Canonizzata già nel 1391, solo 18 anni dopo la morte, quella che si soprannominava « la pellegrina delle pellegrine » fu dichiarata co-patrona dell’Europa dal papa Giovanni Paolo II nel 1999. (1)(3) (7) (8) (11)
  • Nicolas Flamel: ricco mercante parigino, alchimista, sarebbe riuscito a fabbricare dell’oro e dell’argento dopo un pellegrinaggio a Compostella nel 1378. Avrebbe riprodotto le sue conoscenze e le figure che aveva studiato e capito nel corso del suo pellegrinaggio nel carniere del cimitero degli Innocenti e sul portale della chiesa di Saint-Jacques-de-la-Boucherie a Parigi. (1)(3)(8)(10)(11)
  • Don Carlos: Liberato su ordine di Carlo VI dopo essere stato imprigionato in Normandia su istigazione di suo padre, Carlo II re di Navarra, l’infante don Carlos (Carlo di Navarra) torna in Spagna nel 1381 per compiere il pellegrinaggio a Santiago come ringraziamento, ritrovare la sua sposa, Léonora di Castiglia ed anche tentare di riconciliare le Corti di Francia, di Castiglia e di Navarra.(11)

XV secolo

  • Jean di Werchin: Questo cavaliere parte nel 1402 con lo scopo di «battagliare» lungo tutto il percorso in onore della sua dama. Morirà nel 1415 a Azincourt.(1)
  • Jacques Brente (il primo pellegrino nero): Gli archivi del regno d’Aragona conservano una copia del salvacondotto rilasciato dal re Ferdinando I nel 1415 a un certo Jacques Brente, canonico delle Indie del prete Jean, venuto dall’Etiopia in pellegrinaggio a Santiago di Compostella. « Poiché non conosce la lingua delle genti del nostro paese e poiché é nero del colore degli Etiopi, teme che gli facciano subire tormenti fisici o morali “. (11)
  • Margery Kempe: Questa vedova inglese decise nel 1417, di superare i preconcetti e di partire sola, dopo la morte del marito. Esaltata, ha delle visioni e vive delle spettacolari crisi mistiche che inquietano quelli che le stanno intorno. Al momento dell’imbarco a Bristol, alcuni passeggeri rifiutano di lasciarla salire a bordo per paura che porti malore alla nave. Finalmente la lasciano imbarcare a condizione che, se una tempesta si alza, la colpa sarà sua e sarà gettata a mare. Per sua fortuna, il tempo é clemente e l’inglese arriva a Santiago sette giorni dopo la partenza da Bristol. Margery lascio’ un manoscritto del suo periplo (pubblicato nel 1436-1438), che sarà ritrovato solo nel 1934 e che costituisce a tutt’oggi uno dei più antichi racconti di pellegrinaggio.(10)(11)
  • Nompar di Caumont: Questo signore compie un viaggio a Compostella dal 8 luglio al 3 settembre 1417. Nel racconto del suo viaggio a Nostra Signora di Finibus Terrae (Finisterra) spiega in dettaglio la leggenda dell’impiccato che ha sentito raccontare a Santo Domingo de la Calzada. (1)(8)(9)
  • Nicod di Mentone: Ciambellano del duca di Savoia, parte in pellegrinaggio a Santiago (ma anche al matrimonio di Filippo il buono con Isabella del Portogallo) nel 1429. La sua lettera credenziale dà uno scorcio realista di quello che rappresenta Compostella per un nobile del XV secolo.(1)
  • Vont Eyck: Il celebre pittore si reca a Compostella nel 1430.(5)
  • Jacques di Montmayeur (Arles): Prima del 1433, questo giovane conte, di cui la famiglia é anche al servizio del duca di Savoia, é andato a « …visitare il soglio di san Giacomo e, imbarcatosi sulla flotta del re di Castiglia, condusse a sue spese un gran numero di nobili valorosi a combattere gli infedeli… »(1)
  • Sebastiano Ilsung: Patrizio, consigliere e cavaliere, di una importante famiglia d’Augsbourg, intraprende il viaggio nel 1446-1448, accompagnato da un araldo a cavallo vestito della livrea dei Savoia, con lo scopo principale di incontrare un massimo di dignitari. Nel suo racconto del viaggio, ornato di disegni colorati con piuma d’oca, racconta la leggenda dell’impiccato, il suo ricevimento a Compostella e la sua visita a Nostra Signora di Finisterra e a Muxia.(1)(11)
  • Jorge Ehingen: Tra il 1454 ed il 1458 il cavaliere svevo Jorge Ehingen visita Gerusalemme, l’Asia Minore, la Spagna e Compostella, il Portogallo, l’Inghilterra e la Scozia. Pellegrino alla sua maniera, concilia il piacere di viaggiare e la volontà di mettersi al servizio dei principi cristiani nel loro combattimento contro gli infedeli.
  • William Wey: Britannici, Fiamminghi e Scandinavi prendevano le via marittime per recarsi a Compostella. Fà cosi’ anche l’inglese William Wey per andare in Galizia nel 1456. Partito da Eton, vicino a Windsor, imbarca a Plymouth, in Cornovaglia, all’età di 49 anni. Più tardi ando’ anche a Roma e poi a Gerusalemme. Scriverà di questi tre pellegrinaggi uno dei resoconti più completi che ci restano oggi da parte d’un pellegrino inglese, in basso latino e vecchio inglese. (sito della Biblioteca nazionale di Francia, http://gallica.bnf.fr/ – pag 153 e seg.) (11)
  • Peter e Sebald Ritter: Nel 1462 Sebald Ritter, mercante di Nuremberg, va in pellegrinaggio a Compostella sulle orme del padre, Peter, partito nel 1428. Una tradizione familiare di pellegrinaggio si installa, come fu molte volte il caso tra la Spagna e i nobili dell’Europa del Nord.(11)
  • Maria d’Anjou: Madre di Luigi XI, compie il pellegrinaggio in nome e per conto del figlio nel 1463.(7)
  • Leon di Rozmital: Il 25 novembre 1465, questo signore ceco parte da Praga con gran corteo per un lungo viaggio attraverso l’Europa. L’occasione di questo viaggio diplomatico, volto a creare una alleanza di paesi europei contro la minaccia ottomana, gli permise anche di fare del turismo culturale …e dei pellegrinaggi. Ritorno’ nel febbraio 1467. (1)(2)(3)(8)(11)
  • Margherita di Wurtemberg: Duchessa di Savoia, zia di Luigi XI, fece il viaggio di Compostella nel 1466. (1)(7)
  • Eustache de la Fosse: Tra 1479 e 1481, questo mercante di Bruges compie un viaggio nel sud dell’Europa per il suo commercio. Il suo periplo lo condurrà fino in Africa e si terminerà con un pellegrinaggio a Santiago. Ne scriverà un racconto dettagliato con tutte le sue avventure. (11)
  • Marc Gomboust: Notaio a Villepreux (Yvelines- periferia di Parigi) nota nei suoi registri la data della sua partenza: « L’anno 1484, il lunedi’ 17esimo giorno di maggio… » (1)

    Ferdinando II d’Aragona e Isabella I di Castiglia

  • Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia: Prima di aver terminato la Reconquista (nel 1492) ed organizzato l’Inquisizione, i re cattolici compiono nel 1486 il pellegrinaggio in Galizia. Compostella gli deve la ricostruzione dell’ospedale e la creazione di una confraternita. (1)(3)(5)(8). Nel 1474 la regina doña Isabel di Castiglia era venuta in pellegrinaggio a San Juan de Ortega per implorare l’intercessione del santo eremita per avere un figlio maschio. (11)
  • Jean de Tournai: Questo borghese di Valenciennes compie nel 1487-1489 un triplo pellegrinaggio a Gerusalemme, Roma e Santiago con suo fratello, l’abate Guillaume Blondrie, ed altri compagni. Il suo resoconto pieno di vita trasforma il lettore in compagno di strada. (1)(2)(10)(11)
  • Martyr, vescovo d’Arzendjan: Questo monaco armeno lascia il suo romitaggio di San Ciriaco per Roma il 29 ottobre 1489. Ne riparte il 9 luglio 1491 munito di lettere di raccomandazione del papa. Si dirige verso Parigi passando da Constanza e Colonia, poi va in Galizia « alla fine del mondo ». Il 22 dicembre é in cammino sulla via di Etampes. Resterà 84 giorni a Compostella e visiterà Santa Maria di Finisterre. Avrà percorso più di 20000 km, in gran parte a piedi. (2)(10)(11)
  • Hermann Künig von Vach: Monaco servita di Maria, questo pellegrino tedesco si rende verso 1490 da Einsiedeln a Compostella. Pubblicherà nel 1495 a Strasbourg il racconto in versi del suo pellegrinaggio. Molto implicato nel benessere dei pellegrini, stabilisce un conto preciso delle leghe tra ogni tappa, ne indica certi ospizi e albergues, ne sconsiglia altri e segnala le acque non potabili. (1)(2)(3)(9)(10)(11)
  • Jérome Münzer (alias Hieronymus Monetarius): Medico a Nuremberg, si rende in Spagna nel 1494 dopo una epidemia di peste. A Compostella copia una versione antica della Cronica di Turpino e scrive il resoconto del suo viaggio nel manoscritto “ Itinerarium hispanicum Hieronymi Monetarii” .(1)(2)(11)
  • Arnold von Harff: Nel XV secolo il mondo cavalleresco intrattiene dei legami stretti con il viaggio, soprattutto religioso. E’ buona norma per i cavalieri tedeschi intraprendere un Ritterfarht, che spesso sembra un pellegrinaggio. Giovane nobile, originario di Colonia, parte nel 1496, dopo la presa di Granada, attraversa l’Europa ed il Medio-Oriente, visitando numerosi santuari tra cui il Mont Saint-Michel (da dove raggiunge Parigi passando da Dreux), Roma, Gerusalemme e Compostella. Ne ha redatto un documento molto vissuto. (1)(2)(8)(9)(10)(11)

XVI secolo

  • Antoine di Lalaing: Ciambellano di Filippo il bello, lo accompagna nel febbraio 1502 quando questi rende visita a sua suocera, Isabella la cattolica. Nel corso del viaggio, lascia il corteo reale con due compagni il 19 febbraio a Burgos per andare a Compostella, dove arrivano la sera del 5 marzo. Ha scritto un breve racconto del suo pellegrinaggio.(1)(2)(3)
  • Jean Taccoen, sire di Zillebeke: Il 18 marzo 1512 questo ricco baglivo di Comines si imbarca a Nieuport, raggiunge la costa galiziana vicino a la Coruña e va a Compostella a piedi. Come « era anno santo, c’erano tanti pellegrini che non si trovava alloggio» scrive nel suo” libro di viaggi”.(2)(10)(11)
  • Heinrich Schönbrunner: parte per Compostella nel 1531. Lascia un racconto del pellegrinaggio nel suo diario. Menziona le reliquie di San Martino a Tours. (1)
  • Andrew Boorde: Medico dell’alta società inglese, ma anche monaco certosino, racconta i suoi numerosi viaggi nella più antica guida inglese di viaggio attraverso l’Europa, intitolata” Il primo libro della conoscenza”, in cui descrive i suoi due pellegrinaggi a Compostella, il primo nel 1532, il secondo (più o meno costretto e forzato) qualche anno dopo. (11)
  • Bartolomeo Fontana: Figlio di un mercante della repubblica di Venezia, curioso ed entusiasta, impregnato di fede autentica, parte il 19 febbraio 1539 per Santiago. Il 29 aprile arriva a Mulhouse ed il 24 giugno a Perpignano dove passa il colle del Perthus. Arriva a destinazione il 18 settembre dopo una sessantina di giorni di viaggio di cui scriverà un resoconto nel 1550. In cammino, visita numerosi santuari per venerare le reliquie presenti. (1)(10)(11).
  • Filippo II: Nel 1554 si confessa e riceve la comunione in quanto pellegrino a Santiago, prima di partire a Winchester a sposarsi con la regina d’Inghilterra. (3)(4)
  • Elisabetta di Valois: Parecchi biografi raccontano il suo viaggio attraverso i Pirenei quando, appena quindicenne, parte per raggiungere ai primi di gennaio del 1560 il suo futuro sposo, Filippo II di Spagna. Presa in una tempesta di neve, si salva e riceve ospitalità nel monastero di Roncisvalle dove 400 pellegrini sono presenti in questo inizio d’anno.(11)

XVII secolo

  • François di Vic: Gli archivi della città di Auch conservano la copia d’un testamento d’un certo François de Vic partito per Santiago nel 1606 dopo aver passato 9 anni nelle galere turche. (11)
  • Jakub Sobieski: Nel corso dei secoli, la Polonia si é affermata come fedele seguace della Chiesa latina occidentale, inducendo molti dei suoi abitanti a lanciarsi nel grande pellegrinaggio ad sanctum Jacobum. Il più conosciuto fu Jakub Sobieski, partito a 21 anni per Santiago, nel 1611.(11)
  • Christoph Gunzinger: Nel 1654 questo austriaco, professore di filosofia e prelato della cattedrale di Wiener Neustadt, prende la strada di Santiago per compiere la promessa che aveva fatto in gioventù, 34 anni prima, quando guari’ dalla febbre bevendo acqua da una conchiglia di san Giacomo. (11)
  • Domenico Laffi: Prete bolognese che fece 3 volte il viaggio nel 1666, 1670 (con Domenico Codici, un amico pittore) e 1673. Nel 1676 pubblica « Viaggio in ponente a San Giacomo di Galitia e Finisterrae per Francia e Spagna».(9)(10)(11) NB: a lui é dedicato l’albergue di Burgo Ranero, perché fu il solo a parlare di questo pueblo.
  • Cosimo III de Medici: granduca fiorentino, intraprende un lungo periplo attraverso l’Europa che lo porterà a Padron e Santiago. Il piissimo principe cerca cosi’ di prendere le distanze dalla giovane moglie, Margherita Luisa d’Orléans, troppo frivola per i suoi gusti. Arriva alla cattedrale nel 1668 con un seguito di 40 persone.(4)(5)(11)
  • Georges Martin: Nel 1680, un certo Georges Martin, a volte prete, a volte musicista, parte da Rouen in pellegrinaggio a Compostella seguendo la via Turonensis (di Tours), chiamata anche « Grande cammino selciato di pellegrini ». Ne racconta le piccanti avventure, tra cui una sventurata nei pressi di Valladolid, che gli impedirà di arrivare a Compostella. (11)
  • Jacques Lemaire: Verso 1685, all’età di 18 anni, parte da Lille per un pellegrinaggio marittimo. Catturato dai corsari algerini, riesce a scappare 3 anni dopo e sua madre morirà d’emozione nel rivederlo.(1) (10)(11)

XVIII secolo

  • Guglielmo Manier: Sarto piccardo nato nel 1704 prende il cammino di Compostella con tre compagni, Hermand, Delorme e Vaudry, come lui presi dalla stessa voglia, il lunedi’ 26 agosto 1726. Arriveranno il 1 novembre. Scriverà le sue memorie 10 anni dopo, raccontando con humor le avventure e gli eccessi di quattro giovani poco frenati dagli scrupoli religiosi. (1)(9)(10)(11)
  • Nicola Albani: avventuriero napoletano, viaggia tra il 1743 e 1745, visitando i principali luoghi santi, facendo delle deviazioni a causa della pestilenza in corso, attraversando regioni toccate dalla guerra. Il suo racconto é uno dei più palpitanti che ci siano pervenuti, tanto più che é illustrato con aquarelli ed aqueforti.(10)(11)
  • Jean Bonnecaze: Nel 1748 questo giovane Bearnese di 22 anni scappa nella notte, contro il parere dei suoi genitori, per prendere la strada di Santiago. Di debole costituzione fisica, rischia di morire molte volte al bordo del cammino, ma contro ogni previsione, dopo molteplici peripezie, arriva a Compostella prima dei suoi compagni. Al suo ritorno ritrova i suoi genitori che lo credevano morto e sepolto. Diventato curato, vivrà fino a 78 anni e redigerà un resoconto appassionante della sua epopea.(1)(10)(11)
  • Jean Planté: Questo lavoratore, nativo di Billère, ricevette a Pau il 19 giugno 1748 un lasciapassare dalle mani del Marchese di Lons, luogotenente generale del re in Béarn, « per andarsene a San Giacomo di Galizia in Spagna in pellegrinaggio », malgrado gli editti del re e molte reticenze da parte della Chiesa. (11)
  • Jacques-Louis Ménétra: Membro della corporazione francese dei vetrai, parti’ da Toulouse con altri due membri nel 1763. Dopo Saint Jean Pied de Port, al momento di entrare nel paese basco spagnolo, fecero marcia indietro per tornare a Bayonne, spaventati dai racconti e dall’aspetto di altri membri della corporazione che tornavano dal pellegrinaggio.(1)
  • San Benedetto-Giuseppe Labre: Primo di 15 figli di un agricoltore d’Arras, passa la sua vita sulla strada, visitando numerosi santuari in Europa occidentale. Nel 1773 compie un pellegrinaggio a Compostella. La sua mancanza d’igiene personale ed i vermi che gli attaccavano le carni sono diventati proverbiali. Canonizzato nel 1881, sarebbe il santo degli scapoli (?!), dei mendicanti, dei pellegrini e degli itineranti.
  • Jean-Pierre Racq : Nato nel maggio 1769 da una famiglia di contadini poveri del villaggio bearnese di Bruges, in mezzo a questo popolo delle campagne profondamente ancorato alla pratica del pellegrinaggio, parte per Santiago appena ventenne. Scriverà un itinerario succinto, ma istruttivo per i futuri pellegrini. (11)

XIX e XX secolo

  • André Mabille de Poncheville: Giornalista a “La voix du Nord” ed a “La libre Belgique”, e poeta, amico di Verhaeren, di Maurois e di Bernanos, fece nel 1927-1928 il pellegrinaggio in un’epoca in cui più nessuno andava a Compostella.(1)
  • Charles Pichon: Giornalista a ”l’Echo de Paris”, presidente del comitato France-Espagne, organizza nel 1938 il primo grande pellegrinaggio francese a Santiago.(1)
  • Maresciallo Philippe Pétain: Ambasciatore di Francia in Spagna nel 1939-1940, va a Compostella. Nel 1943 offre solennemente un ciborio per il pellegrinaggio dell’ambasciatore di Francia in Spagna.(1)
  • Monsignor Joseph-Marie Martin: Cappellano degli studenti a Bordeaux, organizza un pellegrinaggio a Compostella nel 1935. Arcivescovo di Rouen, partecipa nel 1954, primo anno santo del dopoguerra, con il cardinale Feltin, arcivescovo di Parigi, alle cerimonie del 25 luglio a Santiago.(1)
  • Cardinal Maurice Feltin: idem come sopra
  • Monsignor Henri Branthomme: Uno dei pionieri del rinnovamento dei pellegrinaggi in Francia del dopo guerra, organizza nel 1949 il primo grande pellegrinaggio a Compostella. (1)
  • René Frottier, marchese de La Coste-Messelière: Uno degli eruditi francesi che più si é interessato a Compostella dopo la seconda guerra mondiale. Presidente della Société des Amis de Saint Jacques (società degli amici di san Giacomo), crea negli anni ‘80 il Centre d’études compostellanes (centro studi compostellani). Dal 1951 alla morte nel 1996 é spesso presente sui cammini. Nell’occasione del Giubileo del 1965 inizia un gran pellegrinaggio a cavallo sull’insieme della rete dei cammini francesi. (1)(11)
  • Edmond-René Labande: Co-fondatore del “ Centro studi superiori di civilizzazione medievale” di Poitiers nel 1954, ha cercato di capire il pellegrino medievale a partire dalla sua propria esperienza pellegrina. A lui il merito di aver ristabilito un certo numero di verità.(1)
  • Marie Mauron: Donna in lotta, vicina ai repubblicani spagnoli, ha fatto il viaggio di Compostella nel 1955. Ne ha lasciato una relazione toccante e sconvolgente dello stato della Spagna del dopo guerra.(1)
  • Pierre Barret: Giornalista a “l’Express” e a “Europe 1” ha fatto nel 1977 il pellegrinaggio a piedi da Vézelay a Santiago con Jean-Noël Gurgand. Hanno pubblicato l’anno dopo il libro in due parti « Priez pour nous à Compostelle (pregate per noi a Compostella) » (1)
  • Jean-Noël Gurgand: idem come sopra
  • Papa Giovanni Paolo II: Pellegrino a titolo personale nel 1982, lancio’ da Compostella un appello all’Europa perché ritrovi le sue “radici cristiane”. Nel 1989 ci convoca le giornate mondiali della gioventù.(1)(5)(11)
  • Paulo Coelho: Intraprese il suo pellegrinaggio nel 1986. Da questo viaggio iniziatico, di cui racconta le tappe nel suo libro “diario de um mago”, esce convinto che “ lo straordinario si trova sul cammino della gente comune».
  • Shirley Mac Laine: Nel 1994, a più di 60 anni, l’hanno incontrata facendo il cammino, confusa tra gli altri pellegrini, per affrontare una crisi personale. Integrando la sua iniziativa nel quadro delle sue molte esperienze spirituali, racconterà poi una visione singolare del suo pellegrinaggio nel libro « Il cammino, un viaggio spirituale».(4)
  • Anthony Quinn: Ha percorso il cammino nel 1999 prima di girare la serie su questo tema con Antena 3 in Spagna. (4)

Giovanni Paolo II indossa gli abiti del pellegrino al suo ingresso alla Cattedrale di Santiago de Compostela per celebrare la IV Giornata Mondiale della Gioventù.

XXI secolo

La locandina del film The Way interpretato da Martin Sheen

Nel breve scorcio di questo secolo, il rinnovamento dei cammini e delle vie di pellegrinaggio, grazie al contributo spesso volontario degli apripista e precursori, ha visto molta gente “comune” e qualche “famoso” percorrere questi itinerari. Uomini politici, scienziati, giornalisti, attori, sportivi di alto livello, comici, cantanti, miss e star di vario genere. Chi di nascosto, mescolato alla gente, chi facendolo sapere e tirando fama e profitto da questa esperienza, seguito come un’ombra da cameramen o da nugoli di “ammiratori”. Per quelli che fanno accoglienza negli albergues, anche i famosi sono pellegrini normali e ricevono lo stesso trattamento; ma spesso non frequentano gli stessi luoghi di accoglienza nostri e camminano poco…! Non penso sia mio compito contribuire a far pubblicità a quanti la cercano sui cammini, ma ho ritenuto necessario citare quelli che hanno davvero avuto un impatto sostanziale sulla realtà della frequentazione.

  • Kim Hyo Sun: inquieta giornalista della Corea del Sud che rimase colpita dal suo primo cammino di Santiago, decise di raccontare la sua esperienza in un libro che si é venduto a più di centomila copie. L’opera, un’ode alla fraternizzazione tra persone di differenti culture, ebbe buona accoglienza e le permise di scriverne altri due. «Il Camino mi ha dato una visione più aperta del mondo, la prima volta che lo feci incontrai pellegrini di 35 nazionalità diverse e questa é un’esperienza che arricchisce molto». La scrittrice ha fatto 4 volte il cammino, due sul francès, una per la Vía de la Plata e l’altra per il Camino Portugués. I suoi libri hanno diffuso il cammino delle stelle in Corea, un paese a maggioranza buddista, ma che conta una minoranza importante di cristiani. La fiamma di Santiago si é estesa talmente che in pochi anni i suoi compatrioti sono diventati uno dei contingenti più importanti di pellegrini e continuano a crescere di numero. I dati statistici dell’Oficina del peregrino di Santiago contano 18 pellegrini coreani nel 2004, 24 nel 2005, 84 nel 2006. Nel 2007 furono 449 e 2493 nel 2012 e continuano a crescere…
  • Hape Kerkeling: L’umorista e presentatore televisivo tedesco racconta come il Camino de Santiago gli cambió la vita “in meglio” nel suo libro di successo, 4 milioni di copie vendute e tradotto in varie lingue. Dopo aver percorso 800 km durante 6 settimane sul camino francès, l’autore afferma che quando fece il cammino (nel 2001) la cosa peggiore fu la solitudine, la migliore furono i grandi amici. Decise di fare questo cammino, dopo aver sofferto per un’operazione chirurgica ed applico’ la massima: “cercare la propria felicità cercando se stesso”. Fu un viaggio interiore, duro, pero’ meraviglioso. Durante il cammino scrisse un diario che é la base del suo libro dal titolo “ Ich bin dann mal weg “ e che fu il detonatore dell’aumento dei pellegrini tedeschi durante il 2007 ed anni seguenti. Nel 2001 i pellegrini tedeschi erano 3693; nel 2004, anno santo, 6815, nel 2005 = 7155, nel 2006 = 8097, nel 2007 furono d’un colpo 13837 ed oggi arrivano a 15-16000 ogni anno.
  • The way- Il cammino per Santiago:  film del 2010 scritto e diretto da Emilio Estevez, che attinge all’opera “ Off the Road: a Modern-day Walk Down the Pilgrim’s Route into Spain” di Jack Hitt. Risultato della collaborazione tra Emilio Estevez ed il padre Martin Sheen per omaggiare e promuovere il Cammino di Santiago, è dedicato al nonno, Francisco Estevez e rappresenta anche un ritorno della famiglia Estevez alla terra di origine (la Galizia). Il padre dell’attore e nonno del regista, infatti, nel 1914 emigrò da Salceda de Caselas per gli Stati Uniti. L’uscita del film negli States nel 2011 ha provocato un’ondata di arrivi di pellegrini americani nel 2012. Erano nell’anno santo 2004 = 2028 pellegrini; nel 2005 = 2047; nel 2006= 1909; nel 2009 = 2540; nell’anno santo 2010 = 3334; nel 2011 = 3726. Nel 2012 hanno raddoppiato= 7071 pellegrini!

Per concludere, vorrei ricordare che chi ha davvero reso possibile riaprire i cammini sono gli amici del cammino delle varie località, gente normale, volontari che hanno speso tempo ed energie per studiare, organizzare e propagandare questi itinerari. Voglio ricordare soprattutto gli amici del cammino dell’associazione dei Pirenei Atlantici che da 25 anni svolgono opera di segnatura, riscoperta e divulgazione di vecchi e nuovi cammini e di accoglienza a Saint-Jean-Pied-de-Port, porta francese sul cammino principale da cui passano più di 40.000 pellegrini ogni anno.

FONTI

(1) « Dictionnaire de saint Jacques et Compostelle » de Denise Péricard-Méa et Louis Mollaret (2006) éditions Jean Paul Gisserot.
(2) « Pierre Plumé,Gilles Mureau,Jehan Piedefer,chanoines de Chartres,pèlerins de Terre Sainte et de Galice » par Humbert Jacomet (1996) dans les bulletins n° 48-49-50 (et leur supplément de pièces justificatives) de la Société Archéologique d’Eure-et-Loir
(3) Peregrinos ilustres « el camino de Santiago: Arte y misterio » Ma Emilia Gonzalez Sevilla
(4) caminosantiago.com
(5) gerard-ducamino.com
(6) « Pèlerins de saint Jacques en Région Centre » Denise Péricard-Méa (2007)
(7)« Portraits de reines et princesses en pèlerinage à Compostelle » Denise Péricard-Méa
(8)« El camino de Santiago: Picaros y picaresca en el camino de Santiago » di Pablo Arribas, ex presidente degli amici del cammino di Burgos- Universitat Jaume (mai 2006).
(9)« Les chemins de Saint-Jacques de Compostelle », MSM,(janvier 2007)
(10) Sophie Martineaud, « Abécédaire des chemins de Saint-Jacques », Rando éditions, (mars 2008)
(11) Sophie Martineaud, « Le livre d’or de Compostelle, Cent légendes et récits de pèlerins duMoyen Âge à nos jours », Bayard, (mars 2004)


Un commento su “Pellegrini celebri nei secoli

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