I CAMMINI DEL TURISMO CULTURALE RELIGIOSO 1


COMUNICATO STAMPA
Considerato che dall’inverno 2009 un gruppo di pellegrini e camminanti sui Cammini di Santiago si mise a studiare, verificare, tracciare ed aprire alla percorrenza il Cammino di Santu Jacu in terra sarda;
considerato che l’accordo di programma “Bias de fidi- san Giacomo in Sardegna”, puramente “monetario”, si avvicinò al nostro gruppo per utilizzare il nostro gratuito lavoro volontario di costruzione del Cammino di Santu Jacu nel 2010 e seguenti, promettendo mari e monti, per avere finanziamenti pubblici considerevoli (9-10 milioni di euro);
considerato che il nostro gruppo associativo si rese conto che il Bias de fidi non aveva nessuna intenzione di aprire e sviluppare il Cammino di santu Jacu, di cui però voleva prendere il controllo grazie ai soliti maneggi della burocrazia parassitaria;
considerato che in Regione i cambi di direzione erano molteplici e che nessuno aveva coscienza di che cosa significasse realmente mettere in funzione una Rete di Cammini Jacobei;
decidemmo di continuare da soli con l’aiuto di amici e volontari ed aprimmo il Cammino di Santu Jacu alla percorrenza con i nostri soli mezzi nel 2011.
Nel 2012 l’Assessore al Turismo, Crisponi, organizzò la presentazione di Galtellì del Turismo religioso sardo a cui intervenni io come relatore.
In seguito da un lato continuavano le richieste del sig. Oppus alla Regione di finanziamento del Bias de fidi, senza esito; e dall’altro noi miglioravamo il tracciato e l’affluenza internazionale, grazie al mondo jacobeo, al sito web con guida e tracce GPS, ai descrittivi gratuiti, alle credenziali pellegrine. Inoltre la partecipazione ed il riconoscimento delle autorità come la Federazione internazionale delle Associazioni jacobee, della Regione Galizia e del Xacobeo, ente preposto allo sviluppo dei Cammini di Santiago ufficiali nel mondo, dell’Arcivescovado di Compostella, dei Centri Studi Jacobei, hanno permesso la partecipazione ai vari Congressi e Convegni di studi in cui proporre e fare accettare il nostro Cammino di santu Jacu in Sardegna come ufficiale e nel 2015 al Congresso Mondiale di Santiago di Compostella entrammo di diritto nel novero delle associazioni ufficiali.
Per anni non abbiamo più sentito parlare del sig. Oppus e del Bias de fidi. Altri Cammini sono nati in terra sarda ed hanno ottenuto fondi anche rilevanti per la loro attività (vedi il Minerario). Noi sempre bloccati dalla solita burocrazia dei “compari di pranzi e cene”, che sono arrivati al punto di intervenire pesantemente su sindaci, assessori ed amici che firmavano o volevano partecipare al nostro Cammino, che stiamo allargando come Rete dei Cammini di Santu Jacu-Santiago in Sardegna.
Ed é così che abbiamo visto come i trasformisti politici tentavano di appropriarsi del nostro lavoro volontario con una faccia tosta, una superbia, un disprezzo per i nostri 13 anni di fatiche, senza battere ciglio. Allora abbiamo registrato il marchio “Cammino di santu Jacu”, i nomi di dominio relativi, stretto accordi internazionali e infine ottenuto il riconoscimento ministeriale di Cammino Religioso. E quindi chiunque si azzarda ad usare il nostro marchio, il nostro lavoro, il nostro Cammino, continuando a spandere ricatti e menzogne, sarà perseguito a termini di legge.
E’ un passo che mai avremmo voluto compiere. Noi siamo volontari e pellegrini, aperti alla civile convivenza ed abituati a condividere, senza chiedere nulla in cambio. I signori che stamattina in Assessorato decidono di agire contro questa realtà si dimostrano degli approfittatori, bugiardi ed anche nell’illegalità…Ma forse é il loro modo di agire, protetti dalle lobby più o meno occulte, dai rapporti di dipendenza della politica da chi tiene i cordoni della borsa… Abituati a “spendere” soldi dai fondi regionali, italiani, europei, non hanno mai pensato ad un piano di sviluppo del Turismo moderno, ad un “investimento” in cui il ROI (ritorno sull’investimento) sia misurabile nel tempo e porti davvero sviluppo e lotta alla povertà, come in Spagna e Portogallo ha prodotto il Cammino.
Ma tant’é… Mettono targhe ovunque e chiedono foto sui giornali e televisioni per alimentare le loro campagne elettorali, pensando che la gente abbia la memoria corta.
Vedremo. Grazie dell’attenzione!
Flavio Vandoni per gli amici del Cammino di santu Jacu
http://www.camminando.eu/wordpress/
Facebook – gruppo: amici del cammino di santu Jacu / Pagina: il cammino di santu Jacu – Santiago in Sardegna
tel 3331032822 mail: amicisantujacu@gmail.com

FONDO CAMMINI RELIGIOSI. PUBBLICATO IL DECRETO CHE INDIVIDUA I PRIMI PERCORSI INSERITI NEL CATALOGO DEI CAMMINI RELIGIOSI ITALIANI (ministeroturismo.gov.it)

Cammino di Santu Jacu
Lunghezza complessiva: 1.371 km.
Regioni interessate: Sardegna

Info: http://www.camminando.eu/wordpress/?page_id=59

In catalogo dal 23 marzo 2023 (D. Dir. prot. 5745/23)


Un commento su “I CAMMINI DEL TURISMO CULTURALE RELIGIOSO

  • Gavino Bazzu

    Sono di Osidda Nu. Sono interessato a conoscere meglio il gruppo anche perche’ se non oh capito male, il percorso Ittireddu – Orosei, dovrebbe passare per Osidda paesino sicuramente con tutti i requisiti allo scopo, attrezzato coi suoi settanta posti letto nei 7 B&B, e nel ristorante o Agriturismo locali. Oltre alla ormai chiesa scomparsa nel 1700 dedicata a San Giacomo. Si spera che il cammino di “Santu Jacu,” prenda piede e possa raggiungere tutti gli scopi che si prefigge.

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